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Geraci Siculo al "Borgo dei Borghi" 2021

In questi ultimi anni si è assistito a una riscoperta dei borghi e dei piccoli centri che hanno conquistato grande consenso tra i turisti, riuscendo a entrare in competizione con le grandi mete turistiche tradizionali.

Il fenomeno è dovuto in parte all’effetto Expo, ma sono molti gli esperti del settore ad affermare che è in atto un vero e proprio trend che vede i borghi in forte ascesa. Un fenomeno che sicuramente ha tratto vantaggio anche dal successo della trasmissione televisiva “Il Kilimangiaro”, condotta da Camila Raznovich che ha messo a confronto i Borghi più Belli d’Italia.
Analogamente a quanto accaduto per la serie tv “Il Commissario Montalbano” che ha fatto conoscere al grande pubblico italiano e straniero le meraviglie della Sicilia. Anche in questo caso la forza evocativa delle immagini è stata più forte ed efficace di qualsiasi tipo di marketing territoriale.

Non si visita un borgo come si visita una metropoli. Si rallenta, si privilegia la qualità, le sensazioni, le esperienze. Occorre dimenticare l’ottimizzazione del tempo, tipica del turismo di massa, che deve standardizzare per consumare tutto velocemente. Una visita in un borgo presuppone di entrare in uno stato mentale di accoglienza, condizione che permette di guardare più che vedere, di vivere il posto piuttosto che attraversarlo.

Negli anni recenti è andata aumentando l’importanza del turismo nei borghi, tanto da poter parlare di un prodotto specifico che può contare su un’ampia e diffusa rete di destinazioni che costituisce un elemento caratterizzante l’offerta italiana. Risulta interessante delineare brevemente l’evoluzione che ha interessato nel tempo il turismo nei borghi, un fenomeno che si è sviluppato secondo direttrici diverse legate alle specifiche realtà. In alcune situazioni lo sviluppo è avvenuto in modo non programmato, dalla scoperta quasi casuale da parte di visitatori, a cui sono seguiti flussi più consistenti di turisti soprattutto in veste di escursionisti, ma anche di residenti sia pure per brevi periodi. Il turismo dei borghi inizia a posizionarsi come un “turismo minore” diverso e per certi versi alternativo rispetto a quello dei grandi flussi del turismo culturale che interessano gli itinerari turistici più famosi.

La domanda nei borghi è prevalentemente di origine interna, mentre i flussi internazionali si orientano verso le grandi città d’arte che costituiscono le mete tradizionali del turismo culturale. Si verifica in questa fase la scoperta da parte dei turisti delle città della provincia e dell’offerta culturale dei borghi apprezzati in quanto richiedono spostamenti più contenuti e rispondono in modo innovativo alle esigenze della domanda alla ricerca di qualcosa di diverso e di innovativo rispetto alle mete tradizionali.
Il turismo rappresenta per queste destinazioni un’opportunità per valorizzare il proprio patrimonio, anche quello meno conosciuto, come ad esempio, l’ambiente o la qualità della vita; un modo per favorire forme di turismo residenziale e non solo escursionistiche, andando ad incidere positivamente sulla riduzione della stagionalità dei flussi e attivando uno sviluppo delle attività economiche e dell’occupazione locale. Negli anni più recenti è cominciata una nuova fase del turismo nei borghi; questi non sono più visti come un prodotto di nicchia, minore, ma vengono percepiti invece come “eccellenze” turistiche del nostro Paese, in grado di soddisfare quell’esigenza di conoscenza che diventa fattore sempre più importante nella domanda turistica.

Per aumentare la loro visibilità sul mercato queste realtà ricorrono in modo crescente a processi di integrazione che vedono la messa in “rete” di borghi anche di ambiti territoriali diversi. Si tende ad arricchire la gamma di proposte e di servizi integrando le risorse storiche-culturali con quelle naturali, di tipo enogastronomico e della cultura immateriale. A partire dagli anni 2000 il “borgo” si caratterizza per essere una destinazione con un’elevata vocazione all’ospitalità, che si manifesta in un’attenzione ai temi della qualità, della sostenibilità, dell’accoglienza, della sensibilizzazione e del coinvolgimento dei residenti verso queste tematiche.
Il turista è affascinato dall’atmosfera che si respira nel borgo più che dai singoli monumenti, un’atmosfera determinata dal contesto urbanistico e umano, dalle cose che si possono vedere e fare, dal cibo e dalle opportunità di acquisto di prodotti locali. C’è dunque una progressiva evoluzione dei contenuti ricercati dalla domanda, che tende ad attribuire un valore crescente alle componenti immateriali del prodotto.

Si registra la tendenza sul mercato nazionale ai viaggi di “conoscenza” che generano occasioni di scoperta e di crescita culturale. Un turismo che cerca lo spirito dei luoghi, che ama le relazioni con i residenti, che si auto organizza la vacanza, personalizzando la propria scelta inserendo sia proposte di grande qualità ed eccellenza che vacanze basate sulla semplicità. Questo turista ama vivere il territorio, immergersi nella cultura dei luoghi; andare alla scoperta delle tradizioni locali, dei prodotti del territorio, sentendosi un residente temporaneo che cerca occasioni di socializzazione e di incontro con i residenti e gli altri visitatori. Attualmente il turismo dei borghi si rivolge ad un target di domanda sensibile ai temi propri del turismo slow, del turismo filantropico, del turismo di conoscenza e di quello emozionale.

Nell’intento di aumentare la propria visibilità e nell’intento di entrare nel grande circuito delle mete turistiche tradizionali, la redazione, della trasmissione “il Kilimangiaro”, celeberrimo programma di viaggi, culture e stili di vita in onda su RaiTRE, in collaborazione con il Club dei Borghi Più Belli d’Italia, rete, sorta nel 2001 per iniziativa dell’ANCI, ha selezionato il nostro borgo come Borgo d’Eccellenza per partecipare alla competizione, giunta all’8°edizione, “Il Borgo dei Borghi” che andrà in onda, a partire dal 8 novembre e fino al 4 aprile 2021, tutte le domeniche, per 20 puntate, dalle ore 16.30 alle ore 18.30 su RAITRE.

Dal 2011, La “La rete de I Borghi Più Belli d’Italia” è un bene storico e culturale del Paese ed ha come oggetto e scopo fondamentali, fare della bellezza l’elemento fondamentale sul quale basare lo sviluppo della comunità locale, diffondere presso l’opinione pubblica nazionale e internazionale la conoscenza delle bellezze della provincia italiana e rendere i pubblici poteri consapevoli della necessità di conciliare il rispetto del patrimonio culturale ed ambientale con la necessità dello sviluppo economico, promuovendo l’occupazione ed il miglioramento della qualità della vita degli abitanti, soprattutto per quanto riguarda i piccoli Comuni.

Italo Calvino, scriveva, “Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.”
La promozione, valorizzazione del patrimonio storico – artistico - culturale religioso autoctono di un territorio può rappresentare un elemento fondante attraverso il quale ottenere una maggiore sicurezza, rispetto e senso di appartenenza al territorio in cui si è inseriti.
In tal senso, gli investimenti sul patrimonio storico artistico culturale possono certamente essere misurati sulla capacità di stimolare consumo culturale dei residenti, e non, importante per lo sviluppo sociale e, direttamente o indirettamente, economico; ma anche sulla capacità di incentivare un tessuto imprenditoriale in grado di generare valore aggiunto, compatibilmente con le regole di salvaguardia applicate dall’Amministrazione dei beni culturali. L’offerta culturale risulta quindi essere una componente fondamentale per indirizzare il turismo, e quindi la crescita economica del territorio.

Muovendo in tale direzione, la costruzione di un piano strategico per la valorizzazione/promozione dei beni culturali e delle ricchezze turistiche di cui un territorio non può esimersi dalla valutazione della sostenibilità sociale ed economica, elaborata sulla base di un’accurata analisi costi-benefici.
Attraverso la promozione culturale di un territorio, si offrono non solo concrete possibilità di spinte promozionali per la diffusione della cultura, ma anche la possibilità di importanti ricadute economiche e opportunità sociali in termini di acculturazione e formazione, non limitate al territorio che le ospita.

Affinché possa essere intrapresa e realizzata tale direzione, appare opportuno promuovere una cultura più estesa in grado di garantire una valida circolazione delle informazioni necessarie circa i servizi di cui disporre, ponendo particolare attenzione alle modalità di interazione, affinché queste possano risultare quanto più immediate e vicine possibili ai bisogni eterogenei dell’utente in visita, circa le mete alle quali destinarsi, le manifestazioni e gli eventi a cui partecipare, i tour da seguire e la storia che li accompagna.
Promuovere tale prospettiva fa si che, mediante l’attivazione di un processo circolare di informazioni/ domanda – offerta, si possano ristabilire gli equilibri interni alla comunità, affinché questa possa sentirsi accolta nei suoi bisogni, integrata e assistita, favorendo lo sviluppo di una cultura volta alla salvaguardia, valorizzazione e promozione dei beni di cui un territorio dispone, incrementando i flussi turistici, e quindi gli apporti economici.

Il Format Hyeracij Project, ha come primo obbiettivo quello della promozione turistica dell’antico borgo medievale di Geraci Siculo e della presentazione delle bellezze artistiche e architettoniche del paese e del suo territorio attraverso le immagini, i video, le cartoline e i banner al fine di offrire al turista, che sceglie di soggiornare a Geraci, una visione diversa e particolare del paese. Il Format, vuole pertanto essere in primo luogo un invito, aperto a tutti, a vivere le meraviglie del nostro paese, l’architettura e gli spazi abitati, la natura, le tradizioni, gli abitanti e i loro mestieri, il paesaggio e l’ambiente, in una parola a vivere Geraci. L’iniziativa nasce dalla convinzione che lo sviluppo e la crescita di un territorio si possano attuare tramite la conoscenza e la valorizzazione dei suoi specifici aspetti, realizzabili anche con iniziative come questa.

Il Format “Hyeracij Project” nasce con l’intento di incrementare i flussi turistici presso il Borgo Medievale Geraci Siculo, mediante il potenziamento qualitativo, oltre che quantitativo, dei flussi informativi dedicati e la promozione attraverso canali comunicativi moderni, tecnologici e di facile accesso ad una più ampia platea di utenti.
A tal fine, il Format mira, attraverso l’incremento di attività volte all’informazione, promozione e sensibilizzazione territoriale, ad estendere il raggio d’azione, direzionando il flusso turistico, di residenti e non, in visita alla città di Geraci Siculo, ancora oggi considerata “La Capitale della Contea dei Ventimiglia”.
Attraverso la realizzazione di tale obiettivo, il Format “Hyeracij Project” intende rispondere al bisogno di informazione, tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio religioso, storico, artistico - culturale dell’area considerata, finalizzato alla sua conoscenza e fruizione, soddisfacendo così il bisogno di informazione con primario interesse alla crescita culturale, che ha sempre implicazioni sociali ed economiche, puntando, mediante l’attuazione di politiche di valorizzazione, alla creazione di flussi di utenza motivati dall’interesse alla fruizione del patrimonio e l’attivazione, in risposta, di processi produttivi nel territorio, determinando un significativo impatto economico sullo sviluppo locale, incentivando il tessuto imprenditoriale in grado di generare valore aggiunto, a partire da un’adeguata offerta di beni e servizi ad esso collegati.
Muovendo da tale finalità generale, il Format “Hyeracij Project” intende proporre la realizzazione ad ampio raggio di attività di:
* ¬ Sensibilizzazione
* ¬ Promozione
* ¬ Informazione (mediante la diffusione di documenti e materiale informativo, utilizzando le più moderne tecnologie nell’ambito della comunicazione, nonché di un calendario degli eventi.

www.hyeracijproject.it, oggi è il primo portale promozionale dedicato a GERACI SICULO, uno dei Borghi più Belli d'Italia in Sicilia.
Per il raggiungimento della massima condivisione, i contenuti sono presenti anche nei canali Social più importanti, di cui se ne sfrutta in modo “positivo” la loro potenzialità;
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