Geraci Siculo, I Pizzichindì

Si narra che originariamente "i Ficudinii" ( il Fico d'India ), fossero velenoso e fu importato in Sicilia dai turchi, al fine di distruggere con esso i popoli cristiani. Forse per miracolo oppure per la diversità di clima, appena esso fu trapiantato in Sicilia vi si acclimò e cominciò a dare frutti sani e dolci.

Secondo la medicina popolare, bere succo di fichi d'India con zucchero fa bene alla tosse, un decotto di fiori disseccati cura le coliche renali. Numerosi sono gli impieghi della pianta, per la cura del tumore della milza, per slogature e lussazioni, per la febbre della malaria.

E’ una pianta di cui non si buttano neanche le cosiddette pale che si danno a mangiare alle vacche e vitelli. Le buccie vengono preparati a cotoletta e pure in pastella! Con un coltello le massaie toglievano le spine, poi le facevano bollire e le panavano oppure le intingevano nella farina prima di friggerle. Ancora oggi nelle Madonie, qualcuno le mangia.

Con il frutto si preparavano anche dei dolci.

Dal Lato Gangi e Petralia si preparavano i famosi "Masticuddì", una mostarda di succo di fico d’India che si usava tagliare a piccoli rombi conservati fra le foglie di alloro.
Era una "cosa dùci" (un dolce) che le nonne preparavano per i nipotini.

A Geraci i "Masticuddì" invece vengono chiamati "Pizzichindì". A seguire la Ricetta.

Pizzichindì La Ricetta e la preparazione:

Ingredienti: fichi d'india, semola di grano, cannella, buccia di limone grattugiata, mandorle macinate.

Lavare i fichi d'india in acqua fredda, sbucciarli, bollirli e passarli a setaccio per togliere i semi.
Cucinare il passato con la semola, la cannella e a metà cottura mescolare tutto con la buccia di limone grattugiata e le mandorle macinate.

Appena l'impasto bolle, girare continuamente con un cucchiaio di legno.
Quando è cotto, svuotare la pentola in una "maiddra" o in un piatto di portata e lasciare riposare un giornata.

Dopo 24 ore tagliare l'impasto a pezzi romboidali e farli asciugare al sole.
Conservare in recipienti ben chiusi.


In realtà il Fico d'India proviene dal Messico.
Fu Hernando Cortes che lo scoprì nel 1519 e lo portò in Europa.

Ma noi, si sa, siamo sempre i più furbi e abbiamo inventato "I Scuzzulati" o "Bastarduna" ( Bastardoni ).

A quanto pare nacquero perché per danneggiare un vicino, un contadino recise i fiori delle piante affinchè non producessero frutti. In realtà la fruttificazione fu soltanto rimandata.
Alle prime piogge vennero fuori frutti più grossi e succosi.