Top Panel
FacebookTwitterLinkedIn
A+ R A-

Chiesa di Sant'Anna

Chiesa di Sant’Anna (Cappella Palatina dei Ventimiglia)

Filiale della Madrice di Geraci, è situata all’interno del perimetro del Castello dei Ventimiglia.

È una chiesa piccola ma ricchissima di storia. Si ritiene, infatti, che fosse la Cappella Palatina dei Ventimiglia e pertanto la sua storia è strettamente legata alle vicende storiche-culturali del signore di Geraci. Una lapide in marmo, posta all’interno, ci informa che la Cappella sarebbe stata costruita dal Conte di Geraci, Francesco I Ventimiglia, nel 1311 dopo avere ereditato la Contea dal padre Alduino.

Lascia perplessi l’anno di costruzione della Chiesa, perché fonti storiche ci dicono che, sin dal 1240, la parte frontale del “Teschio di S. Anna” (trasferita definitivamente a Castelbuono nel 1454) fu venerata e custodita nella Cappella Palatina del Castello, già fatta costruire dall’Imperatore Federico II di Svevia. È probabile, quindi, che l’odierna Chiesa di Sant’Anna non fosse la Cappella Palatina, bensì una chiesa costruita successivamente entro le mura del maniero, quale ringraziamento alla Madre della Vergine Maria per qualche grazia ricevuta.

Da notare la finestra, piuttosto grande, a forma rettangolare, trovata in alto sul muro interno di destra, vicino all’abside. Si ritiene fosse un’apertura comunicante con gli appartamenti del Conte, da dove era possibile assistere alle funzioni religiose.

Un’altra finestra è stata rinvenuta al centro dell’abside di stile “gotico”, mentre una terza finestra a forma di occhio di bue si è trovata in alto nel muro del portale centrale. Le finestre sono state restaurate ed evidenziate, così come tutti gli elementi artistici decorativi, che risaltano in tutta la loro bellezza.

Assieme alle finestre sono state restaurate le due “nicchie” collocate ai lati dell’abside. La pavimentazione è stata rifatta in cotto speciale toscano. L’altare in pietra rustica ben si addice allo stile gotico primitivo della chiesa.

All’interno si trova la Tela della Natività di Maria, attribuita a Giuseppe Salerno, detto “lo Zoppo di Gangi”, raffigurante Sant’Anna assisa al letto, da dove può contemplare Maria appena nata, mentre San Gioacchino in una stanzetta attigua sembra assorto in meditazione e preghiera. In basso alcune donne accudiscono la neonata.

Il fatto che Sant’Anna è ritenuta la protettrice dei partorienti trova un riscontro storico nella vita dei Ventimiglia. La marchesina Isabella, moglie di Simone Ventimiglia, nel 1457, in ringraziamento a Sant’Anna per il felice parto, aveva affidato a dei valenti artisti la reliquia della Santa perché la racchiudessero in una ricca composizione composta da un piedistallo e da un artistico mezzobusto d’argento, così come si trova oggi nella chiesa di Sant’Anna al Castello di Castelbuono.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Chiudendo questo banner, acconsenti all'uso dei cookie

Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Privacy Policy. Per saperne di piu'

Approvo