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Geraci Siculo al Santuario di Gibilmanna 2008

7 Settembre 2008, questo è stato il giorno in cui i geracesi si sono recati al Santuario di Gibilmanna e hanno offerto l’olio che alimenta la lampada. Una data che è rimasta impressa nella memoria di tutti i geracesi In questo giorno infatti, come in ogni prima domenica di Settembre, si è svolta la festa in onore di Maria SS. di Gibilmanna, patrona della Diocesi di Cefalù.

I festeggiamenti hanno luogo presso il bellissimo Santuario di Gibilmanna, che in quei giorni intensifica il suo ruolo di perno madonita attirando a sè pellegrini e devoti da ogni dove. In questo Santuario ebbe a parlare il Crocifisso ad un monaco dicendo “Quì regna mia madre...a Lei rivolgetevi per le grazie". All'interno del Santuario è custodita l’immagine della Madonna sotto la quale arde incessantemente una lampada.

Ogni anno, l’olio che alimenta la lampada viene offerto alla Madonna da uno dei vari comuni della Diocesi e per il 2008, dopo 31 anni, è stato proprio Geraci il comune che lo ha portato in dono. Per questo motivo la festa di Maria SS. di Gibilmanna del 2008, è stata particolarmente sentita e attesa da tutto il paese che ha sempre dimostrato di avere una grande devozione verso la Madre di Dio (venerata a Geraci come Compatrona).

Durante i giorni di festa frotte di pellegrini si recano a piedi del Santuario per onorare la Madre di Dio, dolcemente raffigurata nell'immagine che tutti conosciamo come "MADONNA DI GIBILMANNA".

Tantissimi sono stati i geracesi che si sono recati a Gibilmanna. Molti hanno raggiunto Gibilmanna con mezzi propri e moltissimi altri con i pulman. Dopo il raduno della comunità parrocchiale presso il Santuario, si è formato l’ordinato corteo per la Processione con il simulacro della Madonna, composto dalle 7 confraternite, dal clero, dalle Autorità civili e militari, dalla banda musicale di Geraci e dai numerosi fedeli giunti dai vari paesi della diocesi.

Dopo la processione, nell’ampio piazzale sito nei pressi del Santuario, si è svolta la Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Francesco Sgalambro, Vescovo di Cefalù. Interessante l’omelia del Vescovo, incentrata sulla figura di Maria, è venuto il momento dell’offertorio. A portare i doni all’altare sono stati una rappresentante degli ammalati, i governatori delle confraternite, alcuni pastori geracesi, vestiti con i loro abiti tradizionali, che hanno offerto del caciocavallo a forma di cavallini, di colombe e di calici; il vicesindaco e il presidente del consiglio comunale, hanno portato una giara contenente l’olio, mentre il sindaco di Geraci, ha portato all’altare la lampada.

Gibilmanna è una frazione di Cefalù e si trova sulle pendici del Pizzo Sant'Angelo ad un'altitudine di 795 metri sul livello del mare, all'interno del Parco delle Madonie. Nella località si trovano il Santuario di Gibilmanna, il Museo Fra Giammaria da Tusa, con l'annessa biblioteca, mentre non esistono più il monastero benedettino fondato da San Gregorio Magno e una chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo.
Nel 1785 venne sistemato l'altare per la cappella della Madonna, opera del palermitano Baldassarre Pampilonia, destinato ad una cappella della cattedrale di Palermo, ma non più messo in opera. 

L'altare comprende le statue in marmo di San Giovanni Battista, opera di Scipione Casella, e di Sant'Elena, opera di Fazio Gagini. Il portico che prevedeva la chiesa crollò e la facciata della chiesa fu rifatta in stile neogotico nel 1907. Il sagrato fu ornato nel 1927, al posto della precedente Croce in ferro, da un monumento dedicato a San Francesco (opera di Francesco Garufi su progetto dell'architetto Misuraca), donato dal Cav. Dott. Gaetano Saeli.

Nel 1954 papa Pio XII dichiarò Maria Santissima di Gibilmanna patrona della diocesi e della città di Cefalù.

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